Il mare arrabbiato

Una signora con il viso segnato dal tempo, mentre guardava il mare mi disse: è ancora arrabbiato.

E’ già sera, anche se non è ancora sera,

l’ aria è umida e carica di salsedine, l’umidità la si sente penetrare nelle ossa.

Il vento non sembra volergli dar tregua: lo istiga, lo incoraggia, e così

le onde diventano sempre più forti, si infrangono rumorose sulle rocce come uno schiaffo.

Il faro dall’ alto lo osserva silenzioso ed impotente, nulla si può fare per calmare la rabbia del mare.

Qualcuno sta ad ascoltare con aria preoccupata, sperando di capire se tutto questo potrà aver presto una fine.

Intanto si accendono le luci, la città vuole prepararsi per la notte,

in qualche locale si comincia a ballare

Si attende l’ arrivo della luna,

forse lei riuscirà a calmare il mare.