
Questa festività ancora molto sentita dai veneziani ha origini antiche.
Si riferisce alla grande epidemia di peste bubbonica che interessò tutto il nord Italia tra il 1630-1631.
Venezia fu una delle città maggiormente colpite. Sembra che degli ambasciatori provenienti da Mantova (altra città interessata da questa calamità) vennero a Venezia per chiedere aiuto, nonostante fossero stati messi in quarantena all’ isola di S. Servolo, il contagio avvenne lo stesso, diffondendosi in modo brutale a tutta la città.
Nel solo territorio cittadino vi sarebbero stati 47000 morti.
Il doge Nicolò Contarini ed il patriarca Giovanni Tiepolo organizzarono una veglia di preghiera con la popolazione superstite che durò tre giorni e tre notti. Con la promessa di costruire un tempio votivo se la città fosse sopravvissuta.
Poche settimane dopo la peste subì un’importante regressione per poi scomparire definitivamente nel novembre del 1631
Il governo della repubblica, mantenne la promessa , ogni anno a novembre ci sarebbe stata una processione dedicata alla Madonna che da allora venne chiamata della Salute
Il tempio votivo progettato da Baldassarre Longhèna, venne inaugurato il 21 novembre del 1637.